venerdì 17 aprile 2009

Le due possibilità

Era il tempo in cui i monaci ed i discepoli come me si dedicavano completamente alla MISSIONE DEL GURU

I monaci erano fedeli ed aderivano completamente al loro ruolo di seguaci. Esaltando la loro missione la passavano ai discepoli come una più alto e virtuoso SACRIFICIO DELLA PROPRIA VITA . Solo quel sacrificio poteva portare ad una nobile esistenza, l’altro era il matrimonio. SPOSARSI E DEDICARSI IN COPPIA ALLA MISSIONE del guru era una nobile verità che utilizzando la sinergia del maschile del femminile poteva contribuire a fondare scuole, servizi di volontariato, cooperative, distribuzione dei libri, centri di meditazione e altro ancora. I MONACI VENIVANO E CONTROLLAVANO che il lavoro svolto fosse fatto nel migliore dei modi. Il loro compito era di stilare un rapporto e mandarlo alla sede continentale. Quello europeo era a Berlino. Questa spinta alle due strade faceva si che MOLTE COPPIE SI SPOSAVANO SECONDO IL RITO INDÙ, cosa che anch’io feci in una giornata di sole… Altri SEGUIVANO LA VIA DEL MONACHESIMO, come fecero alcuni miei compagni e compagne di viaggio, ad esempio Massimo ancora oggi monaco di quell’ordine. Ne vidi tanti che LASCIAVANO CASA ED AFFETTI per seguire il guru andare in un training center e sparire in qualche sperduto paese a portare la missione del guru. Nonostante mi fossi sposato e preso i voti del matrimonio I MONACI SPINGEVANO PERCHÉ DA COPPIA NOI DIVENTASSIMO DEI NOVIZI E POI MONACI DELL’ORDINE.

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